Movimento dei residenti del centro del comune di Milano che vogliono poter ritornare a casa senza dover pagare.

giovedì 4 ottobre 2012

I Residenti No Charge a colloquio con il Presidente del Consiglio di Zona 1

Oggi pomeriggio, i Residenti No Charge sono stati ospitati dal Presidente del Consiglio di Zona 1 (Avv. Arrigoni) per un confronto su AreaC e il relativo impatto sui Residenti della ZTL.

Abbiamo accolto favorevolmente questo primo (anche se non proprio tempestivo) passo di dialogo con il nostro movimento che rappresenta una larga parte dei residenti della Zona 1 (che costituisce il quartiere su cui insiste AreaC).

Abbiamo avuto quindi modo di ribadire e ufficializzare le nostre posizioni e richieste:


1) Rimediare la discriminazione:
Evitare ai residenti il pagamento per il ritorno a casa.
Permettere ai residenti il ritorno a casa con gli stessi vincoli dei residenti negli altri quartieri (riguardo alle classi di inquinamento)

2) Qualità della vita:
Il pagamento imposto con AreaC è mal sopportato ma la burocrazia di AreaC per i residenti lo è ancora meno. bisogna eliminare la burocrazia e i rischi di illeciti non intenzionali (la pesante burocrazia di AreaC per i residenti è “non evitabile” e incide sulla qualità della vita). No alle multe, va pensato un metodo di pagamento posticipato tipo "bolletta".

3) E dopo AreaC?: 
I residenti si sentono discriminati nelle ore di AreaC e completamente abbandonati nelle ore in cui la ZTL non è più attiva. Sembra che dopo le 19:30 la congestione (dovuta alla sosta selvaggia) non sia più un problema: nessuna attività di controllo del territorio. La scarsità dei mezzi e delle risorse della polizia municipale non può essere una scusante (se non lo è stata per l'attivazione di AreaC non può esserlo per il controllo dello stesso territorio in altri orari).


L'avv Arrigoni ci ha promesso che farà presente i nostri disagi verso l'assessorato durante i prossimi incontri in calendario e ci terrà aggiornati.

Attendiamo fiduciosi.

RNC

6 commenti:

  1. L'avv Arrigoni, a detta di sostenitori e avversari politici e' una persona seria. Purtropo si confrontera' "a palazzo" con persone di non altrettanto spessore. Non speriamoci troppo.

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  2. Ma perche' l'accesso consentito solo attraverso i varchi di pertinenza sembra essere un tabu' inaffrontabile?
    Sarebbe una soluzione che preserverebbe le logiche di AreaC e annullerebbe la discriminazione dei residenti.
    Il non voler parlare di questa proposta conferma l'idea di molti che AraC e' (anche) un provvedimento ideologico.

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  3. Sono d'accordo con il primo commento. Maran ha già dimostrato di non voler mantenere alcuna promessa: aveva promesso correttivi fin dalla famosa serata al gelo di corso garibaldi, avete visto qualcosa? Mandiamoli a casa, in fretta però!

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  4. Apprezzo la prudenza che il Movimento dimostra nell'attivare un canale di dialogo. Non dimentichiamo però il preconcetto ideologico che impera nell'amministrazione. Al punto 2(qualità della vita)il buon Arrigoni temo riferirà che i residenti temono la burocazia e che a fronte di un occhio di riguardo sulle sanzioni, sono disposti a pagare con "bollette" gli ingressi successivi ai 40 o quelli da altri varchi. Mi sembra che le nostre motivazioni possano essere distorte.

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  5. Mi fà piacere l'interessamento del Presidente nei nostri confronti.....Mi rende ancora più fiducioso l'impegno che i Residenti hanno nel far valere le proprie idee.Bravo Luca.


    Antonio

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  6. Molto corretto il punto "e dopo AreaC?".
    Tuttavia in certe zone del centro, in prossimità dei locali di grido, noncuranti dei costi d’ingresso, i visitatori parcheggiano nei posti residenti e, finiti quelli, in seconda fila dai entrambi lati o sullo spartitraffico. Chiacchierano in mezzo alla strada, usando le macchine per appoggiare i calici di vino. Quando arriviamo in macchina, dobbiamo chiedere il permesso per transitare.
    Quando poi troviamo un posto libero vicino a casa, dobbiamo discutere con un non-residente che l’aveva visto prima, e che deve prendere un caffé e poi va via. E se ci accaloriamo, insistendo su questioni di diritto, otteniamo la concessione a patto che ripetiamo la richiesta in modo più gentile. Cediamo, chiedendo in modo cerimonioso la “gentilezza” di cedere il posto, stanchi di girare e dovendo scaricare la spesa,. Quando poi alla mattina dobbiamo prendere la macchina per andare al lavoro ci capita di trovarla bloccata da un amante della colazione comoda e cerchiamo di scovarlo dentro il bar. Spesso perdiamo solo 5 minuti, mentre alcune volte dobbiamo attendere il ritorno del gentile signore. Intanto, per fare passare il tempo, cerchiamo invano di ottenere una risposta credibile dal Comando dei Vigili, che promette “una pattuglia appena possibile”, ma non subito perché hanno tutti i mezzi impegnati.
    A volte, incontrando gruppi di vigili, chiediamo di intervenire, ma veniamo invitati a telefonare in Centrale, perché loro sono impegnati in altre missioni e non possono distogliersene.
    Avendo sperimentato questa indifferenza per molti anni, non riesco più a stupirmi del disinteresse dell’amministrazione per i propri cittadini. Tuttavia l’esercito di forze dell’ordine impegnato a presidiare la sacralità dell’area C ha il sapore dello sberleffo finale.

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